lunedì 31 gennaio 2011

Master editoria con borsa di studio presso Laboratorio Gutenberg

APERTE LE ISCRIZIONI AL MASTER I MESTIERI DELL'EDITORIA 2011.

19 febbraio - 25 giugno 2011
Ogni sabato dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00

 
Al via il Master "I mestieri dell'editoria" di Laboratorio Gutenberg, che giunto alla sesta edizione, presenta una panoramica il più possibile diversificata ed esauriente delle molteplici figure professionali che animano la filiera del libro.

Abbiamo fissato degli appuntamenti per dei colloqui informativi (non impegnativi): sabato 5 febbraio dalle ore 15,00 alle ore 19,00 presso la libreria Bibli che si trova in Via dei Fienaroli, 28 a Roma (zona Trastevere). Consigliamo a chiunque fosse interessato a effettuare un colloquio, di telefonare al numero 339.2709073 o inviare una mail all'indirizzo iscrizioni@laboratoriogutenberg.it per fissare un appuntamento.

Il Master è contraddistinto da un percorso teorico e da una correlata attività di esercitazioni pratiche. I moduli teorici sono stati pensati per illustrare i vari momenti e tipologie operative di un'autentica produzione editoriale. Dalla storia della stampa allo stato dell'editoria in Italia. Dagli incontri con l'autore, l'editore, il direttore editoriale al lavoro del redattore, del photo editor e del correttore di bozze. Si ripercorre la realizzazione di una pubblicazione dalla lettura del manoscritto all'editing di un testo, di un articolo giornalistico o di una traduzione, di un saggio o di una recensione letteraria. E poi la grafica, l'illustrazione editoriale e i programmi di impaginazione. Il funzionamento di una redazione, il ruolo dell'agenzia letteraria e del service editoriale. Infine, la promozione e la distribuzione: dall'ufficio stampa al marketing editoriale (con lo strumento del book trailer) fino alla libreria. Senza tralasciare settori specialistici come l'editoria scientifica, l'editoria per ragazzi, quella scolastica e universitaria. O i rapporti tra fumetto, cinema e letteratura. Per concludere con la nuova frontiera dell'editoria sul Web e il diritto d'autore.

Accanto ai moduli teorici, si svolgeranno lezioni-laboratorio di editing, correzione di bozze, ufficio stampa, nel corso delle quali i partecipanti svilupperanno competenze di tipo pratico, sia singolarmente che in team. Saranno editati, tra l'altro, i testi dei racconti vincitori dell'annuale "Concorso letterario Laboratorio Gutenberg", al fine della pubblicazione in raccolta.
Sono in programma visite guidate nei luoghi dell'editoria: una casa editrice, una tipografia, una libreria.

Il progetto formativo si avvale di docenti dai profili professionali più diversi e qualificati, provenienti da affermate case editrici quali Donzelli, Feltrinelli, Einaudi Stile Libero, Fermento, Avagliano, Infinito edizioni, Lapis edizioni, Mondadori Education, Nottetempo, Oxford University Press, Ponte alle Grazie, Pensiero scientifico. E inoltre dalle testate Il Sole24Ore, il Manifesto, Left, e Mangialibri.com. Nonché da Layout studio e Studio Legale Stigi & Stiefel.

Il Master si rivolge a tutti coloro che, laureati o non, desiderino acquisire competenze e professionalità nel settore dell'editoria.

Al termine delle Master, per gli iscritti è previsto un periodo di Stage formativo, compatibilmente con le disponibilità delle Case Editrici partner.

Una Borsa di studio di euro 1.000 sarà assegnata al partecipante che a fine Master avrà conseguito i migliori risultati nelle esercitazioni.
Laboratorio Gutenberg rilascerà un Attestato di partecipazione, nel quale saranno riportate le effettive ore di frequenza degli allievi del Master.
 
Master I Mestieri dell'Editoria di Laboratorio Gutenberg

Quando: 19 febbraio - 25 giugno 2011 - Ogni sabato dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 18,00

Dove: via San Remo, 1- Roma (zona S. Giovanni) - Metro A fermata S. Giovanni o Re di Roma

Durata: 200 ore tra lezioni teoriche, laboratorio, uscite e ore di studio individuale e collettivo
Costo complessivo: euro 1.300 (rateizzabili in 3 tranche)
1 Borsa di studio di euro 1.000 per il partecipante più meritevole.

Informazioni e Iscrizioni: Domenico Muscolino - tel. 339 2709073
e-mail: iscrizioni@laboratoriogutenberg.it
sito Internet: www.laboratoriogutenberg.it

martedì 25 gennaio 2011

Stasera l'inaugurazione del nuovo Virtual Telescope.

Questa sera, 25 gennaio, verrà presentato il nuovo, importante strumento nell'ambito del Progetto Virtual Telescope. 
L'evento inaugurale, a partecipazione gratuita, si terrà online infatti alle ore 21:00: dal sito web www.virtualtelescope.eu da cui saranno trasmesse e commentate in diretta le prime immagini ottenute con il nuovo strumento, che si aggiunge a quello già esistente, che vanta una notevole attività e non poche scoperte.
Centinaia di partecipanti da tutto il mondo hanno già anticipato la loro adesione e Gianluca Masi, il coordinatore, invita tutti ad esserci in questa straordinaria occasione.
La partecipazione è gratuita e tutti i dettagli, assieme alle immagini dello strumento, sono disponibili a questa pagina.
Buona osservazione del cielo!

lunedì 24 gennaio 2011

XVII Premio Letterario Energheia

Pubblichiamo il bando della XVII Edizione di un Premio letterario aperto a tutti, che ha però dimostrato in più di un'occasione una notevole sensibilità verso racconti di genere fantastico, come si può osservare qui
Il Premio è bandito dall'associazione culturale Energheia che ha sede nella meravigliosa città di Matera, ove pure si tiene la cerimonia di premiazione.


PREMIO LETTERARIO ENERGHEIA


A-1 Il Premio letterario Energheia è articolato in due sezioni: scrittori dai 15 ai 21 anni / scrittori oltre i 22 anni.
A-2 Il partecipante può inviare un solo racconto inedito, a tema libero e in lingua italiana, della lunghezza massima di 21.000 battute distribuite in non più di 15 cartelle.
A-3 Il racconto – inviato su dischetto nel formato Microsoft Word per Windows, CD ROM, oppure in due copie dattiloscritte, non firmate, corredato da una nota con le generalità dell’autore – deve pervenire entro il 31 maggio 2011 (fa fede la data di spedizione) a mezzo posta, al seguente indirizzo:
ENERGHEIA / Premio Letterario presso Centro Servizi Via Bizantini, 13 / 75100 Matera
A-4 La quota di partecipazione, a titolo dicontributo spese, è fissata in 10,00 euro da inoltrare sul conto postale n. 17753740 intestato a:
Associazione Energheia Via Lucana, 79 / 75100 Matera
Un comitato di lettura, scelto dai promotori del Premio, valuterà i racconti pervenuti per segnalarne dieci (cinque per ciascuna sezione), da sottoporre al giudizio finale di una Giuria.
A-6 Tra i dieci racconti finalisti così selezionati, la Giuria designerà il racconto vincitore e il racconto da sceneggiare cui ispirare la successiva produzione di un cortometraggio. Tutti i racconti finalisti saranno pubblicati. Energheia si riserva il diritto di pubblicare i racconti pervenuti, senza nulla dovere agli autori, se non il rispetto del testo nella sua integrità.


PREMIO TELEMATICO “I BREVISSIMI DI ENERGHEIA DOMENICO BIA”

B-1 Il partecipante, senza alcun limite di età, può inviare un solo racconto inedito, sul tema: “L’avarizia”, della lunghezza non superiore a 4.000 battute e accompagnato dai dati dell’autore - esclusivamente per via telematica al seguente indirizzo di posta elettronica: energheia@energheia.org
B-2 I racconti pervenuti entro il 31 maggio 2011 saranno votati e letti da un comitato di lettura in rete.
B-3 I tre racconti più votati in rete saranno oggetto di pubblicazione e premiati.
B-4 I dieci racconti più votati saranno pubblicati sul sito on-line retididedalus del Sindacato Nazionale Scrittori e sul sito dell’associazione.


PREMIO ENERGHEIA CINEMA

C-1 Il partecipante senza alcun limite di età può inviare il testo di un solo soggetto per la realizzazione di un cortometraggio, a tema libero e della lunghezza non superiore a 2 pagine, pari a 4000 battute accompagnato dai dati dell’autore, entro e non oltre il 31 maggio 2011 esclusivamente alla casella di posta elettronica: energheia@energheia.org
C-2 Il miglior soggetto, selezionato da un comitato di esperti, sarà premiato e tradotto in un cortometraggio.

NUVOLE DI ENERGHEIA STORIE A FUMETTI

E-1 Il Premio per la realizzazione di storie a fumetti Nuvole di Energheia è articolato in due sezioni: fumettisti dai 15 ai 21 anni / oltre i 22 anni.
E-2 Il partecipante può inviare una storia a fumetti inedita, a tema libero, in lingua italiana, della lunghezza massima di 10 tavole in bianco e nero o colori, usando qualsiasi tecnica manuale, corredate da una nota con le generalità dell’autore – deve pervenire entro il entro il 31 maggio 2011 (fa fede la data di spedizione) a mezzo posta, al seguente indirizzo:
ENERGHEIA / Storie a fumetti presso Centro Servizi Via Bizantini, 13 / 75100 Matera
La quota di partecipazione, a titolo di contributo spese, è fissata in 10,00 euro da inoltrare sul conto postale n. 17753740 intestato a:
Associazione Energheia Via Lucana, 79 / 75100 Matera
Un comitato di esperti, scelto dai promotori del Premio, valuterà i fumetti pervenuti per segnalarne sei (tre per ciascuna sezione), da sottoporre al giudizio finale di una Giuria.
E-5 Tra le sei storie finaliste così selezionate, la Giuria designerà il fumetto vincitore. Tutti i fumetti finalisti saranno pubblicati. Energheia si riserva il diritto di pubblicare i fumetti pervenuti, senza nulla dovere agli autori, se non il rispetto del testo nella sua integrità.
- Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento le decisioni spettano agli organizzatori.
- L’associazione Energheia garantisce il trattamento secondo norma dei dati personali inviati.
- I racconti, i soggetti e i fumetti, pubblicati e non dall’associazione, restano di proprietà esclusiva degli autori.

BANDO IN PDF

INFO:
Segreteria del Premio - Via Lucana,79 75100 Matera
Tel 0835 330750 - Fax 0835 264232 - Cel 347 1286099
facebook.com: premio energheia - email: energheia@energheia.org

Fonte:  Associazione Energheia

venerdì 21 gennaio 2011

Una nuova mostra al Mu.Fant: Base Lunare Anderson.

Ricevo dal Mu.Fant, che si conferma punto di riferimento per iniziative sempre interessanti, e pubblico.

Domenica 30 gennaio 2011, ore 15:00-19:00

Spazio Mu.Fant  museo-lab del Fantastico e della Fantascienza
VIA LUINI 195 - Torino

BASE LUNARE ANDERSON,
Spazio 1999, UFO … e altre meraviglie!
Mostra-evento dedicata al meraviglioso universo
di Gerry e Sylvia Anderson

Il Mu.Fant -  museo-lab del Fantastico e della Fantascienza di Torino – ospiterà dal 30 gennaio al 3 aprile 2011 una mostra-evento dedicata al fantastico universo di due tra i più noti creatori di serie televisive sci-fi degli anni ‘70: Gerry e Sylvia Anderson. Spazio 1999 e UFO – le più note in Italia - hanno segnato l’immaginario dei ragazzi, e non solo, di quel periodo.
La mostra si sofferma in particolare su Spazio 1999, senza trascurare gli altri numerosi successi televisivi della coppia inglese: UFO, Thunderbirds, Stingray, Captain Scarlet, Fireball XL5 e Joe 90.
Gli appassionati di Spazio 1999 e tutti coloro che desiderano conoscere la fortunata serie saranno accompagnati in un percorso espositivo alla scoperta delle avventure fanta-psicologiche del comandante John Koenig e della dottoressa Helen Russell, protagonisti delle vicissitudini interplanetarie della base lunare “Alpha”, destinata a vagare nello spazio.
Un percorso che si snoda fra modellini, oggetti, toys, costumi, testi, pannelli illustrativi, immagini, fotografie, riproduzioni e pezzi originali provenienti dal set televisivo. Di particolare pregio due sceneggiature originali di Spazio 1999 con annotazioni autografe dello sceneggiatore Johnny Byrne e la riproduzione in scala 1:1 della scrivania del comandante Koenig di Spazio 1999 autografata, tra gli altri, da Martin Landau.
I pezzi in esposizione sono a cura di Moonbase '99, il più importante club italiano di estimatori del mondo degli Anderson. Al Mu.Fant si potranno trovare i numeri della fanzine S.H.A.D.O.WS 1999 (Edizioni del Nano) la rivista ufficiale del club, nonché i fotoromanzi "I film di UFO", un vero cult per collezionisti e appassionati, che il club Moonbase’ 99 ha ristampato in esclusiva a partire dagli originali.
Momento culminate della giornata inaugurale l’intervento di Michele Kalamera, voce di Martin Landau in Spazio 1999. Michele Kalamera, uno dei più importanti doppiatori italiani, voce, tra gli innumerevoli altri, di Clint Eastwood, Michael Caine, Robert Redford, intratterrà i visitatori sulle curiosità e sulla sua preziosa esperienza con Spazio 1999 e il mondo del doppiaggio italiano. 
I curatori del Mu.Fant, Silvia Casolari e Davide Monopoli, accompagneranno gli ospiti in una visita alla scoperta degli spazi espositivi permanenti del museo, dalla sezione storica alle aree tematiche: Star Trek di Stefanie Groener, il meraviglioso universo di German Impache, Star Wars, il mondo di Tim Burton e molto altro.       

L'ultima astronave: Benni stasera alle 21 a Roma.

In occasione del Festival delle Scienze di Roma, quest'anno intitolato al poco originale (e poco felice) tema "Fine del mondo: istruzioni per l'uso", alle 21 di venerdì 21 gennaio in Sala Sinopoli, Stefano Benni racconta.
Cosa mettere su un’astronave che partirà per gli spazi siderali, una volta che la razza umana sarà estinta? Codici e invenzioni non bastano. Ci vuole la prova della capacità artistica dell’uomo, il suo sogno e il concreto desiderio di comunicare agli altri. Il meglio, forse, della sua storia. Una storia del mondo con in mezzo due scienziati pazzi, un dicitore e un pianoforte, e uno schermo dove appaiono quadri famosi  e inattese sorprese. Dai graffiti paleolitici a Leonardo, dai mostri di Bosch a Velázquez, dalla sfida di Van Gogh a Twombly, attraversando Walt Disney, le ninfee, la restauration art, Klee e Bacon. Le parole degli artisti e altre parole scritte e reinventate. Il sorriso e il grido in letteratura, in musica e in pittura. Un viaggio ironico e crudele, in ciò che di meglio e peggio l’uomo ha da mostrare all’universo, nel caso vicino o lontano che debba scomparire. 

Stefano Benni, testi e voce recitante 
Umberto Petrin, pianoforte e musiche 
Fabio Vignaroli, allestimento scenico e suono 
Sandro Sussi, disegno luci
Una produzione Marangoni spettacolo

giovedì 20 gennaio 2011

Premio Letterario Giulio Verne: le Edizioni della Vigna pubblicheranno i vincitori presentando il volume alla Levantecon 2011

COMUNICATO STAMPA
PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA FANTASCIENTIFICA


Organizzatore: Ass. Culturale Giulio Verne
Infotel Ufficio Stampa: 347 1003115
Email: ufficiostampa@levantecon.it - concorsoetterario@levantecon.it
Sito Web: www.levantecon.it

Pubblicazione antologica dei racconti vincitori della seconda edizione del “Premio di Letteratura Fantascientifica Giulio Verne”  

L'Associazione Culturale Giulio Verne è orgogliosa di annunciare che i racconti vincitori (Primo classificato e Premio Speciale della Giuria) e classificati (secondo, terzo classificato e Miglior Giovane) della seconda edizione del Concorso Nazionale di Letteratura Fantascientifica Giulio Verne saranno pubblicati dalle Edizioni della Vigna.

Le Edizioni Della Vigna nascono nel settembre 2007. La casa editrice presenta quattro collane, tre dedicate alla narrativa fantastica, principalmente fantascienza, e una dedicata ai collezionisti di fantascienza. Inoltre rende disponibile alcuni volumi fuori collana e propone anche edizioni a tiratura limitata con copie numerate di romanzi classici. Le Edizioni della Vigna è una delle poche case che propone le sue opere anche sulle nuove tecnologie. Infatti la casa presenta libri elettronici per computer palmari e smartphone.

La presentazione del libro avverrà all’interno del fantastico scenario della “LevanteCon 2011”, che si terrà Domenica 3 Aprile, e sarà tenuta dal Presidente della Giuria, dal responsabile della casa editrice, Luigi Petruzzelli, alla presenza dei vincitori, della Giuria, dei media e del pubblico presente.

Al termine della presentazione del Libro vi sarà la Cerimonia di Premiazione della seconda edizione del Giulio Verne che vedrà, tra i tanti ospiti, anche la presenza di un importante network televisivo nazionale. Comunicazione sulla Cerimonia di Premiazione saranno poi date prossimamente. 

Ringraziandovi dell’attenzione porgiamo
Cordiali saluti.

Ufficio Stampa
Massimo Frini
 
 
Flickr - Album Premio Letterario Giulio Verne
www.flickr.com/photos/concorsoletterariogiulioverne
 
Flickr - Album LevanteCon
www.flickr.com/photos/levantecon
 
YouTube - LevanteCon
www.youtube.com/user/Levantecon

BARI 3 APRILE 2011
CONVENTION NAZIONALE DI SCIENZA – FANTASCIENZA  - COMICS&GAMES
www.levantecon.it
LevanteCon 2008-2011©™ by Associazione Culturale Giulio Verne
(www.associazionegiulioverne.it)

martedì 18 gennaio 2011

Mammut clonati in arrivo in 4 anni.


 

Sembra davvero una riedizione di Jurassic Park, e in realtà non sarebbe affatto la prima volta che accade; e se l'operazione avesse successo ci avvicinerebbe al mondo immaginario creato nei suoi libri da Jasper Fforde, nel quale questa specie in particolare (come pure il dodo e l'uomo di Neanderthal) non si è mai estinta.
Akira Iritani, docente presso la Kyoto University in Giappone, è impegnato nella "resurrezione" del mammut grazie a una nuova tecnica di clonazione. La rinascita  potrebbe avvenire addirittura fra soli quattro anni.
Si tratterebbe in particolare del mammut lanoso, una specie estinta 5.000 anni fa,  che ad oggi è stata difficile da clonare in quanto precedenti nuceli cellulari rinvenuti nei tessuti muscolari e cutanei di un esemplare intrappolato nel permafrost siberiano nel 1990 erano troppo danneggiati dal freddo.
Nel 2008, il Dr. Teruhiko Wakayama del Riken Centre for Developmental Biology ha sviluppato una nuova tecnica di clonazione che ha permesso ad esempio l'impiego di cellule ottenute da un topo congelato per 16 anni per clonare un nuovo individuo.
Iritani intende avvalersi di questa nuova tecnica per localizzare nuclei sani nelle cellule di mammut  per l'estrazione e l'impiego.
"Ora che questo problema tecnico è stato risolto, abbiamo solo bisogno di un campione valido di tessuto da un mammut congelato" ha dichiarato Iritani.
Per ottenere il nucleo, Iritani si recherà in Siberia quest'estate per prelevare un campione utile nel permafrost. Qualora non ci riesca, è sua intenzione rivolgersi ai ricercatori russi per ottenere i campioni da essi prelevati. In seguito il nucleo sarà inserito in cellule-uovo di elefante africano, che sarà la madre-surrogato del mammut.
"La frequenza di successo nella clonazione animale è stata finora bassa, ma attualmente si attesta intorno al 30%." ha dichiarato Iritani. "Penso che abbiamo ragionevoli possibilità di successo di rigenerare un mammut sano entro quattro o cinque anni."
Iritani ha dichiarato che c'è bisogno di tutto questo tempo in quanto ci vorranno circa due anni per la fecondazione dell'elefante, seguiti da una gravidanza della durata di seicento giorni.

(fonte: Daily Tech)

sabato 15 gennaio 2011

Concorsi letterari: torna il Circo Massimo.

Ricevo e volentieri pubblico dagli amici di Edizioni XII, che lancia la terza edizione del suo concorso più celebre. 

Riaprono i cancelli dell'Arena letteraria del Circo Massimo. Sei faccia a faccia col tuo avversario. In una grande, immensa arena. Il  pubblico ti incita, ma non ci badi, sei concentrato sulla sfida. Uno solo potrà vincere, l'altro morderà la polvere. Sei certo che non sarai tu a cadere, perché sei il migliore, il più forte. E quando il tuo sfidante si arrenderà, tutta l'arena scandirà il tuo nome e ti porterà in trionfo, ma sai che tutto questo durerà poco. Hai altre battaglie, altri nemici da affrontare prima di poter liberare l'ultimo urlo, quello che sancirà la tua vittoria definitiva. In quel momento, tu sarai il campione. Provato, stremato dalla fatica, ma campione.
Il Circo Massimo 2011, curato, come la precedente edizione, da Gabriele Lattanzio e Daniele Bonfanti, prevede alcune importanti novità: in primo luogo un ampliamento dei generi ammessi.
Non più solo Fantastico e Fantascienza, le due sezioni ricalcheranno i generi di riferimento di due collane di Edizioni XII: Eclissi (fantastico, horror, weird, fantascienza) e Mezzanotte (thriller, noir, azione, avventura). 
I campioni, oltre a portarsi a casa il premio in denaro in palio, si batteranno per conquistare l'ambìto Premio Massimo, realizzato dagli artisti di Diramazioni: una tavola illustrata ispirata al racconto vincitore, stampata in grande formato su lastra d'alluminio.
E non mancheranno le animazioni, da sempre segno distintivo del concorso, che permetteranno, a chi lo desidera, di seguire in diretta i confronti tra i racconti/gladiatori.
Le iscrizioni sono aperte fino al 5 Aprile prossimo; ogni autore può iscriversi con un massimo di sei racconti (tre per sezione), di lunghezza non superiore ai 30.000 caratteri ciascuno, spazi inclusi.
Per saperne di più si veda l'annuncio ufficiale e si legga con attenzione il bando.

giovedì 13 gennaio 2011

Il satellite Planck dell'ESA scopre ammassi di galassie mai individuati prima d'ora

Dal Cor.Sera Scienze 11.01.2011 (versione online)

Lavoro in team sull'asse Bologna-Orsay. «Sfogliamo il firmamento come fosse un carciofo»

Quell'occhio (italiano) nello spazio
che svela gli ultimi segreti dell'universo

Il satellite Planck dell'Esa, un gioiello da 700 milioni, scopre ammassi di galassie mai individuati prima d'ora

 
La nuova mappa dell'universo tracciata grazie a Planck
La nuova mappa dell'universo tracciata grazie a Planck
E’ la fotografia dell’universo più dettagliata mai realizzata capace di rivelare mondi finora sconosciuti, una nuova visone del cosmo. A scattarla, sommando mesi di osservazioni, è stato il satellite Planck dell’Agenzia spaziale europea ESA con due strumenti: LFI, governato da Reno Mandolesi dell’Istituto nazionale di astrofisica a Bologna, e HFI da J. L.Puget dell’Institut d’Astrophysique Spatiale di Orsay (Francia). Il risultato è straordinario sia per l’insieme che mostra sia per i particolari che emergono dal buio cosmico e prima sconosciuti. Contemporaneamente trova risoluzione anche il mistero dell’ «emissione anomala a microonde» sulla quale da anni si concentravano senza successo gli astrofisici.
«CATALOGO» COMPLETO - La fotografia di Planck rivela una mappa del cielo che forma un catalogo visuale di migliaia di sorgenti freddissime rilevate grazie all’ampio spettro delle frequenze ora impiegate. «E’ il primo catalogo a tutto cielo a nove frequenze diverse, da 30 GHz a 857 GHz – precisa Reno Mandolesi – che racchiude le sorgenti della nostra galassia ed anche quelle extragalattiche. E’ un insieme di 15 mila sorgenti ed è un’assoluta novità che darà lavoro per anni a tutti i telescopi da Terra e dallo spazio».
GALASSIE IN EMBRIONE - Le immagini più impressionanti riguardano popolazioni di galassie che si stavano creando, degli embrioni insomma, da cui poi si generarono immense isole stellari mentre gli astri si coagulavano con una straordinaria velocità, da dieci a mille volte superiore a quella osservata nella nostra galassia. Queste isole celesti erano avvolte dalle polveri e solo grazie alle frequenze all’infrarosso si sono potute scoprire. «Così siamo riusciti a identificare 20 nuovi ammassi galattici, ammassi doppi, tripli e quindi di taglie gigantesche, mai intraviste in passato. Per il mistero delle emissioni anomale – continua Mandolesi - abbiamo finalmente visto con precisione di che si tratta: sono minutissimi granuli di polvere di dimensioni nanometriche che abbiamo ben misurato e analizzato nei loro spettri sciogliendo finalmente ogni enigma».
COME UN CARCIOFO - «Con Planck sfogliamo l’Universo come fosse un carciofo – aggiunge lo studioso bolognese con un’immagine chiarificatrice il lavoro effettuato con il satellite –. Abbiamo compiuto il primo sfoglio ed ora ci concentriamo sul secondo ancora più arduo e approfondito attraverso il quale riveleremo il volto dell’universo neonato appena 380 mila anni dopo il Big Bang da cui tutto ha avuto origine. E vedremo nei particolari ciò che fino adesso si poteva cogliere in modo incerto con altri satelliti».
SATELLITE FREDDO - Tutto ciò grazie al satellite più freddo mai costruito perché con diversi sistemi di raffreddamento (facendo ricorso anche all’elio liquido) la sua temperatura si mantiene a 230 gradi sotto lo zero centigrado mentre gli strumenti arrivano addirittura a cento millesimi di Kelvin. «Per la prima volta – spiega Enrico Saggese presidente dell’agenzia spaziale italiana ASI – gli strumenti di Planck oltre a ricevere la potenza dei segnali ne identificano anche la polarizzazione attraverso la quale si può decifrare lo sviluppo dell’universo. E il risultato è raccolto in nove mappe diverse ognuna delle quali relative alle diverse frequenze ricevute». La macchina è di straordinaria complessità e potrà lavorare ancora fino al 2012, cioè fino a quando le riserve di elio consentiranno il raffreddamento.
Il dettaglio di alcune delle galassie più antiche
Il dettaglio di alcune delle galassie più antiche
SUCCESSO ITALIANO - «L’Esa – prosegue Saggese - ha bandito una gara per la realizzazione degli strumenti rivolgendosi a chi aveva la tecnologia in grado di realizzarli e un progetto con gli scienziati capaci di indagare le nuove frontiere. L’Esa scegliendo l’Italia e il gruppo di ricercatori italiani guidati da Reno Mandolesi sottolinea la nostra capacità tecnologica e scientifica. L’Asi si è fatta carico della realizzazione dello strumento LFI finanziato assieme all’Inaf e costato 50 milioni euro. Nello stesso tempo abbiamo anche costruito una parte dello strumento francese. E’ stato un investimento nell’alta tecnologia che ora genera grandi scoperte scientifiche e permette ai nostri ricercatori di essere all’avanguardia. E’ solo in questo modo, cioè offrendo opportunità di alto livello in patria, che si evita la fuga dei cervelli. In secondo luogo bisogna riconoscere che senza innovazioni tecnologiche la scienza non può progredire». Il satellite Planck dell’Esa costato 700 milioni di euro è stato costruito da Thales Alenia Space nelle sedi di Cannes, di Torino e di Milano. Tra gli scienziati alcuni sono dell’università di Roma mentre a Trieste Andrea Zacchei dell’Inaf è responsabile del Data Processing Centre italiano dove sono raccolti i dati e che sono aperti e disponibili a tutta la comunità scientifica.

sabato 8 gennaio 2011

La morte improvvisa di stormi di uccelli in USA.


Per i recenti episodi che ricordano il celebre telefilm Flash Forward, le spiegazioni, secondo il blog io9, non hanno nulla a che vedere con la fantascienza, ma portano semmai a riflettere sulla necessità di maggior protezione per gli animali.
5000 merli cadono morti dai cieli dell’Arkansas, e dopo, altri 500 in Louisiana. E poi è stata la volta della Svezia. Cerchiamo di comprendere cosa sia successo.
Riesaminiamo rapidamente i fatti. Poco prima della mezzanotte di capodanno, migliaia di merli ad ali rosse e storni cadono dal cielo nel raggio di un miglio sulla città di Beebe, in Arkansas. Nei giorni precedenti si è anche verificata una massiva moria di pesci: più di 100.000 pesci tamburo in secca su un tratto di costa di venti miglia in prossimità della città di Ozark, in Arkansas, a circa 125 miglia da Beebe.
Successivamente, circa 500 merli ad ala rossa, storni, e gracchi bronzati sono caduti morti in un tratto autostradale di un quarto di miglio vicino a Labarre, in Louisiana, che si trova a 360 miglia da Beebe e a 450 da Ozark. Infine, centinaia di quel che sembrano taccole sono cadute a terra su tutta la città di Falköping, in Svezia.
Alla luce di tutto ciò, cosa può aver causato queste epidemie di animali?
Secondo alcune delle interpretazioni più fantasiose si tratterebbe di segni dell’Apocalisse, ovvero del primo indubitabile episodio di un macabro e bizzarro gioco di morte e distruzione che arriverà a compimento a dicembre del 2012. In realtà ci sono spiegazioni perfettamente razionali per tutto quel che è accaduto. Ma vi avvisiamo subito: queste spiegazioni, per quanto scientifiche, hanno un basso grado di probabilità, e di certo non saranno eleganti, né gradevoli dal punto di vista logico.

Prima di tutto è necessario capire che non vi può essere una medesima causa per tutti gli eventi, in quanto non ci sono correlazioni fra essi. Gli eventi sono del tutto indipendenti secondo tutti gli esperti e i ricercatori. Effettivamente non ci sono grandi misteri in merito alla morte dei 100.000 pesci. Il fatto che a morire siano stati solamente i pesci tamburo indica che la causa della morte è specie-specifica, il che esclude inquinanti e tossine. Qualche malattia non ben identificata deve aver ucciso i pesci, il che in effetti avviene con una certa periodicità. Questa moria ittica in particolare è molto più grave delle precedenti, ma in ogni caso non è la prima volta che si verifica. Per quanto riguarda gli uccelli la questione è un po’ più complicata. Siamo ancora in attesa dei risultati delle analisi effettuate sui volatili morti, che forse risolveranno il mistero, ma ci sono già varie teorie per spiegare il fenomeno. Allo stato attuale tutto ciò che sappiamo è che gli uccelli dell’Arkansas mostravano segni di trauma da urto, che però potrebbero essere stati causati dall’impatto con il suolo.




Le condizioni meteorologiche potrebbero essere il vero colpevole. Grandine o lampi in quota potrebbero aver colpito gli uccelli, causandone la caduta. Un'ornitologa dell’Arkansas Game and Fish Commission, Karen Rowe, afferma che una grave perturbazione atmosferica era in movimento sull’Arkansas la notte di capodanno, pertanto si tratta di un’ipotesi plausibile. Resta il problema che però gli uccelli non mostravano ferite o segni rivelatori a conferma di essa.
Fortunatamente possiamo escludere patologie e tossine. Gli esperti dell’Arkansas sostengono che una malattia avrebbe abbattuto ben più di un singolo stormo isolato, ed il secondo gruppo di uccelli morti in Louisiana non è quindi abbastanza numeroso per pensare alla malattia come ad una possibile causa. Lo stesso ragionamento vale per l’ipotesi di un avvelenamento: in questo caso infatti, vi sarebbero stati molti altri eventi in tutto lo stato dell’Arkansas. Il Dipartimento di Qualità Ambientale dell’Arkansas ha esaminato la eventuale presenza di tossine nell’atmosfera, ma il cielo ne è risultato ufficialmente pulito.
Bisogna prestare attenzione alla data e all’orario in cui l’incidente si è verificato, ovvero in prossimità della mezzanotte della notte di capodanno. Molti festeggiano l’occasione con fuochi artificiali, ed è quindi possibile che questi abbiano causato lo sgradito evento. Un portavoce dell’Arkansas Game and Fish Commission, Keith Stephens, ha dichiarato che la Commissione propende attualmente per questa ipotesi, in quanto i fuochi esplosi in un’area vicina a quella di nidificazione degli uccelli potrebbe averli spaventati, creando un evento traumatico da stress.
Ovviamente, non è normale che gli uccelli cadano uccisi per via di fuochi artificiali, perciò cosa potrebbe essere accaduto? Poiché sappiamo che gli uccelli tendono a concentrarsi maggiormente in aree rurali, è possibile che fuochi particolarmente intensi esplosi proprio in una area di nidificazione abbiano impaurito contemporaneamente migliaia di uccelli.



Questo potrebbe essere successo di notte, quando gli uccelli si trovano per lo più al suolo, e laddove fosse accaduto effettivamente mentre gli uccelli dormivano, secondo gli esperti il trauma sarebbe stato sufficiente a ucciderli, perché gli uccelli terrorizzati si sarebbero levati in volo gli uni contro gli altri  nella fitta nebbia notturna. Alcuni testimoni si sono presentati in seguito per dichiarare di aver visto delle persone che esplodevano fuochi artificiali di tipo industriale in prossimità della zona, il che accrediterebbe questa ipotesi. 
Per quel che vale, molti abitanti di Beebe invece rigettano questa ipotesi sostenendo di aver sempre usato i fuochi senza che nulla di tutto ciò sia mai avvenuto. Questo potrebbe essere vero, ma il punto è che qualunque sia stata, la causa di tutto ciò risiede in qualcosa di estremamente improbabile, e tutte le ipotesi in merito implicano una molto poco probabile coincidenza di concause. Questo è il problema tipico degli eventi altamente improbabili: la spiegazione tende a non essere mai molto logica.
Insomma, i pesci sono stati uccisi da una malattia, e gli uccelli dell’Arkansas sono stati abbattuti probabilmente dal maltempo o da fuochi artificiali. Ma rimangono gli uccelli in Louisiana e in Svezia, e qui quelli che amano spiegazioni chiare e univoche saranno meno felici, perché questi altri eventi quasi certamente sono del tutto svincolati dagli altri due.
Esponenti del Louisiana Department of Fisheries and Wildlife hanno dichiarato che molti dei 500 volatili rinvenuti vicino a Labarre avevano becco e ali rotte, e altri segni di ferita violenta che probabilmente non derivano solo dall’impatto con il suolo. Con tutta probabilità, questi uccelli hanno urtato linee elettriche aeree volando di notte, il che talora capita a merli e storni, che non hanno una visione notturna ottimale. 
Ma c’è ancora un'altra moria di volatili, verificatasi più recentemente in Svezia, un altro evento piuttosto inusuale, soprattutto considerato il poco tempo trascorso dagli altri. Ancora una volta non sembra che sia poi così difficile individuarne le cause: gli uccelli sarebbero stati anche in questo caso vittime di eventi eccezionali, come nel caso dei fuochi artificiali per lo stormo di merli in  Arkansas. In tutto ciò la cosa più strana è data dalla vicinanza di tempo fra i vari fatti.
In realtà, è l’intera vicenda ad essere strana. È alquanto difficile accettare che tre eventi anomali accaduti in un‘area di 500 miglia e nell’arco di cinque giorni sia una semplice coincidenza. Banchi di pesci muoiono spesso all'improvviso, e 100.000 non è un numero inusuale se la causa è una malattia particolarmente virulenta. Merli e storni talora urtano le linee elettrificate durante la notte, il che può causare nello stormo un caos da cui possono derivare centinaia di morti. E per quanto ancora meno probabile, gli uccelli a volte possono essere così terrorizzati dai fuochi artificiali che un intero stormo può subire un catastrofico evento da stress. 
Tutto ciò ci sembra probabile? Decisamente no.
Ma è proprio questo il lato divertente del nostro pianeta (a meno di essere un merlo o un pesce tamburo): se si attende un tempo sufficientemente lungo, fatti altamente improbabili prima o poi avverranno. E in effetti, tutto quel che abbiamo descritto è altamente poco probabile.


Fonte: io9 - Traduzione: fantascienzaedintorni


venerdì 7 gennaio 2011

Compriamo il calendario EMERGENCY

Lietissima l'occasione di far pubblicità ad Emergency, che propone un bel calendario 2011 con illustrazioni dedicate alla celebrazione della pace fra nemici storici grazie all'abilità di 14 grandi illustratori.
Il calendario è stampato su Carta "ZANTO" 140 grammi certificata FSC e ha una foliazione di 32 pagine. Formato 23x33 cm.
Le illustrazioni sono di Ale+Ale, Alessandro Gottardo, Francesca Ghermandi, Franco Brambilla, Gabriella Giandelli, Gianni De Conno, Giovanni Mulazzani, Guido Scarabottolo, Matteo Perazzoli, Pia Valentinis, Pierluigi Longo, Steven Guarnaccia, Valeria Petrone, Valerio Vidali.
Ovviamente ci concentriamo sull'immagine che più ha attirato la nostra attenzione, nella quale Dart Vader gusta una merenda in compagnia di Yoda e C1P8 (a firma di Franco Brambilla).
Sbrigatevi ad acquistare il calendario! Chi vi scrive lo ha appena fatto.
Potete provvedere subito qui a soli 8 € più spese di spedizione.

giovedì 6 gennaio 2011

Orson Scott Card ha avuto un ictus.

Notizia amara quest'oggi, dal sito di un autore a dir poco eccellente.
Il sito internet  di Orson Scott Card riferisce infatti che lo scrittore ha avuto un lieve ictus a capodanno. Secondo quanto riportato con invidiabile ironia l'autore è "ora in casa, in fase di riabilitazione finalizzata a che le dita della sua mano sinistra battano i tasti a cui mira. Non risponderà alla maggior parte delle e-mail perché dedicherà la maggior parte del suo tempo al computer per finire il suo romanzo, ma è grato a tutti coloro che gli hanno inviato i propri auguri e promette di non morire prima che tutti i suoi cicli siano stati terminati. Per l'immediato futuro non ci saranno apparizioni in pubblico né viaggi. Poiché non ci sono problemi di comunicazione verbale, l'autore continuerà a partecipare a programmi e interviste radiofoniche."
I migliori auguri vanno da tutta la comunità della fantascienza mondiale per una pronta guarigione all'autore dell'indimenticabile "Ciclo di Ender", i cui primi due romanzi (Il gioco di Ender e Il Riscatto di Ender) hanno entrambi vinto sia il premio Nebula che l'Hugo, un record ad oggi imbattuto.

martedì 4 gennaio 2011

Eclissi solare: le prime immagini da Roma


Ecco le prime immagini dell'eclissi parziale di sole in Italia (prese da Roma per la precisione), ricevute da Gianluca Masi e dal suo Virtual Telescope, che ringraziamo per la tempestività.

Eclissi solare di oggi 4 gennaio 2011.

Fra poche ore un’eclissi solare parziale sarà visibile anche dall’Italia. Dopo l’eclissi lunare dello scorso 21 dicembre, ad un orario variabile fra le 07:48 e le 8:06 e fino alle 10:34-10:36 (a seconda dell’area geografica) sarà possibile assistere anche a questo fenomeno.
Attenzione: è molto pericoloso osservare il Sole senza un’adeguata protezione agli occhi. Nel dettaglio, esistono speciali occhialini che utilizzano particolari materiali (mylar o astrosolar) in grado di proteggere al meglio i nostri occhi; un sistema di protezione altrettanto efficace sono gli occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14 (N.B.: in nessun caso comprare filtri di questo tipo ma con un fattore più basso di 14), facilmente reperibili nei ferramenta o nei negozi specializzati in prodotti antinfortunistici.
Per proiezione, sarà possibile vedere l’eclissi in tutta sicurezza, producendo semplicemente un foro su un foglio di cartone, e orientandolo verso il Sole: l’immagine dell’eclissi verrà così proiettata in terra.
Tutte le raccomandazioni per le osservazioni ad occhio nudo vanno moltiplicate all’infinito se si usano strumenti ottici, che se non opportunamente schermati, possono danneggiare irrimediabilmente l’occhio anche in frazioni di secondo.
Per chi non lo sapesse, un’eclissi solare  si ha quando la Luna, passando tra il Sole e la Terra, copre il disco del Sole e proietta sulla superficie terrestre la propria ombra. Non sempre le dimensioni apparenti del disco lunare coincidono alla perfezione con quelle solari (quando succede si può osservare un’eclissi solare totale), quindi si possono produrre diversi tipi di eclisse.
L’eclissi si dice parziale quando la Luna copre solo una percentuale più o meno elevata del disco solare (in questo caso si arriverà al 70%). Durante l’eclissi parziale il Sole assume l’aspetto di una mezzaluna, più o meno accentuata a seconda del grado di copertura.
La prossima eclissi parziale visibile dall’Italia si verificherà  il 20 Marzo 2015.